Dal 2/5/2016 esteso il reverse charge IVA a tablet PC, laptop e console
Dal 2/5/2016 e fino al 31 dicembre 2018, saranno soggette al reverse charge le cessioni verso tutti i soggetti passivi Iva (anche se utilizzatori finali) di console da gioco, “tablet Pc” e laptop. La fattura dovrà essere emessa senza Iva, con la dicitura inversione contabile e con la eventuale indicazione della norma di riferimento, cioè l’articolo 17, comma 6, lettera c) del Dpr 633/1972. Per le altre tipologie di personal computer si continuerà ad applicare il normale regime Iva.
A prevederlo il decreto legislativo 24/2016, che ha esteso alla vendita di questi beni l’inversione contabile già prevista per le cessioni di dispositivi a circuito integrato effettuate prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale (risoluzione 7 febbraio 2012, n. 13/E).
Sull’individuazione dei nuovi beni che saranno assoggettati al reverse charge, la norma parla di console da gioco, tablet Pc (tablet dotati di sistemi operativi che li fanno funzionare come computer) e laptop (pc portatili). Considerando che i tablet Pc e i laptop non comprendono tutte le categorie dei personal computer (per i quali il reverse charge A? stato negato dalla Ue con la decisione n. 2010/710/UE), continuerà ad applicarsi il regime ordinario Iva per l’ampia categoria dei personal computer, tranne che per i soli tablet Pc e laptop.
La nuova norma non ha modificato il reverse charge applicabile dal 1 aprile 2011 al 31 dicembre 2018 alle cessioni di dispositivi a circuito integratoA, solo se effettuate a soggetti passivi Iva non utilizzatori finali. Per queste, dovrebbero essere confermate le indicazioni della circolare 59/E/2010, secondo la quale il regime del reverse si applica per le sole cessioni dei beni effettuate nella fase distributiva che precede il commercio al dettaglio.
Fonte “Il Sole 24 Ore”